THE MATRIX
THE MATRIX - Che cos'è reale?
Film cult del genere cyberpunk, il capolavoro degli allora fratelli Wackhowski diventa nel 1999 una pietra miliare nel cinema di fantascienza e non solo.
Effetti speciali da Premio Oscar (l'effetto "bullet time" rese epiche alcune scene del film e influenzò profondamente molto del cinema successivo), interpretazione perfetta di Keanu Reaves (che sembra nato per il ruolo di Neo, grazie al quale infatti la sua popolarità raggiunge il culmine), combattimenti marziali straordinariamente coreografati e una trama succosa e intrisa di temi e concetti di spessore: The Matrix.
Thomas Anderson viene trovato da Morpheus (ovvio riferimento al dio del sonno) che dice di cercarlo da tutta la vita. Gli offre la possibilità di svegliarsi dal sonno che sta inconsapevolmente vivendo e di scoprire la verità. E così il protagonista nasce per la seconda volta riprendendo possesso della sua vera vita. Diventa perciò Neo, dal greco "neos" ossia "Nuovo": è una persona nuova con una nuova consapevolezza. Neo scopre così che il mondo in cui ha sempre vissuto è fittizio, una proiezione digitale creata dalle macchine che nel frattempo hanno trasformato l'uomo in fonte di energia. Ma Neo è anche l'anagramma di One, altro nome che viene dato al protagonista (in italiano tradotto con il più escatologico "eletto"). Scopre infatti che su di lui grava un'enorme aspettativa: lui è appunto l'eletto che secondo la profezia dovrà distruggere Matrix e restituire la libertà alla maggioranza della razza umana.
In tutto questo ritroviamo moltissimi elementi della filosofia occidentale: il mito della caverna di Platone nella scoperta della verità da parte di Neo, il dubbio di Cartesio nello scoprire che tutto ciò che lo circonda è fittizio (cos'è reale?) e che lo costringe quindi a ripartire da se stesso (cogito ergo sum), il manifesto di Marx nel conflitto uomo-macchina, il nichilismo di Nietzsche (in tutto il film Dio non c'è, ma c'è il SuperUomo Neo) a cui però si affianca il paradigma cristiano del Messia che salva la razza umana sacrificando se stesso (paradigma che si completa con il resto della trilogia).
Tutto è sapientemente impastato e spalmato sullo schermo in un lavoro grandioso che in questo secolo di progresso tecnologico sfrenato e di esaltazione delle macchine e dell'A.I. lascia aperti interrogativi che sembrano più attuali che mai.
Film da vedere e rivedere.
VOTO: 9/10.
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