THE GREAT WALL
THE GREAT WALL - La natura umana tra il Bene il Male
Se Zhang Yimou annuncia il colossal dell'anno dal budget stratosferico di 150 milioni di dollari, la più grande collaborazione cinematografica tra USA e Cina, con attori del calibro di Matt Damon, Willem Dafoe, Andy Lau e Jing Tian, è più che lecito che le aspettative dello spettatore siano alle stelle.
Aspettative che purtroppo rimangono in gran parte disattese.
Lo scontro epico tra le forze del bene e le forze del male, in perfetto stile Signore degli Anelli nella Cina del XV secolo, manca di forza emotiva, di una trama avvincente e di uno stile narrativo originale.
Quindi, da un lato abbiamo il Male, banalmente raffigurato dai Taotie, mostruose creature mitologiche mangiauomini con un'organizzazione quasi ridicola che ricorda quelle api dove l'ape regina è nutrita a pappa reale dalle operaie.
Dall'altro lato abbiamo il Bene, l'uomo in generale e la Cina in particolare, chiamata al sacrificio per difendere tutta l'umanità dalla distruzione per mano dei Taotie.
Del Yimou de La foresta dei pugnali volanti, di Lanterne rosse, di Hero o de La città proibita, rimangono alcuni elementi caratteristici che in certi momenti fanno rimpiangere i bei film andati: la magnificenza barocca dei set, le coreografie danzanti nei combattimenti, la fotografia mozzafiato, l'amore per l'estetica insomma. Intendiamoci, ci sono ancora anche qui, ma più rarefatti. I colori accesi per esempio hanno ceduto il passo a uno scenario molto più noir in stile Blade Runner, i paesaggi naturali sono ridotti al minimo (d'altronde è della Grande Muraglia che si vuole parlare).
Così che alla fine, oltre agli effetti speciali, rimane poco tra le mani se non, forse, il vero messaggio del film. Il vero Male che l'uomo deve sconfiggere non è fuori ma dentro di sé. È dalla sua natura infatti che emergono l'avidità, la sete di vendetta, l'abuso di potere, il sospetto. E sempre dalla stessa natura possono emergere la fiducia, la speranza, l'amore, il perdono. È questa la vera battaglia che William Gavin (Damon) e tutti gli altri si troveranno a combattere, proiettando la propria guerra interiore fuori di sé, contro i Taotie.
Ed è su questa battaglia che si gioca anche oggi il futuro della razza umana.
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